Categoria: Rivista Online - Edizione - Aprile 2016

Gli Stati Uniti hanno perso la loro superiorità in materia di guerra tecnologica? Forse non sono mai stati superiori agli antagonisti russi e per di più stanno dando prova di aver perso anche la tanto proclamata superiorità in materia di guerra tradizionale. Gli americani per bocca dell’ex segretario alla difesa Robert Gates e dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale Condoleezza Rice fino a pochi giorni fa consideravano l´apparato militare russo oramai di “seconda classe” finché non succedeva qualcosa di sorprendente: la tecnologia militare dell´esercito russo aveva “accecato” completamente i radar Usa e del blocco BAO (Blocco Atlantista Occidentalista), impedendo loro di osservare quello che stava accadendo sul territorio siriano. In sostanza, l’aviazione russa ha un’arma elettronica (sistema designato col nome Khibinij) che le permette di oscurare tutti i radar, i circuiti di controllo, i sistemi di trasmissione informazioni e quant´altro collegato ai data systems in operazione in una determinata area. Detta arma si dice sia stata impiegata il 12 aprile 2014 in occasione dell’incidente occorso a un’unità navale americana, la Uss Donald Cook, finita in panne nel Mar Nero dopo esser stata sorvolata da un caccia Sukhoi Su-24 disarmato ma dotato di attrezzature per la guerra elettronica. Il Sukhoi russo avrebbe “accecato” il sistema AEGIS del Donald Cook, potente sistema elettronico da difesa aerea, antiaerea e antimissile, che costituisce il nucleo della difesa antiaerea della flotta degli Stati Uniti. Dopo l’incidente, l’USS Donald Cook approdava in un porto rumeno, sembrerebbe per riparazioni, e c´è chi affermi che 27 membri dell’equipaggio si sarebbero dimessi. Se i fatti di cui sopra corrispondono al vero (non abbiamo la certezza delle fonti) è fuori discussione che il potente sistema operativo AEGIS americano sia andato in tilt e con esso i più importanti centri di potere militare situati a Washington.

Quanto accaduto in Siria é invece riportato da Thierry Meyssan, analista di politica internazionale nella stampa araba, latino-americana e russa nonchè presidente-fondatore del Rete Voltaire e della conferenza Axis for Peace. A Washington lo sconcerto è immaginabile, si cerca di correre ai ripari ma secondo alcuni analisti militari di rispetto, indipendentemente dagli episodi di cui sopra, il gap tecnologico tra Russia e USA è talmente profondo che ci vorranno forse dieci anni per essere colmato. La prova di ciò è costituita da diverse nuove armi usate recentemente dalla Russia e tra queste menzioniamo i 26 missili da crociera lanciati dalla flotta del Mar Caspio. Si tratta di missili che equivalgono ai “Tomahawk” e denominati “Kaliber”, ma dotati di tecnologia “stealth” e quindi invisibili ai radar. Essi hanno colpito e distrutto 11 obiettivi a 1500 chilometri di distanza, nella zona non offuscata, in modo tale da permettere che la Nato potesse apprezzare la loro performance. Infine, un messaggio "in codice" agli antagonisti occidentali e non! A buon intenditore... 
 
di Redazione