Categoria: Rivista Online - Edizione - Agosto 2016

 

Nel periodo tradizionalmente più spensierato dell’anno, quando generalmente ansie e problemi lasciano il posto a briciole di serenità stimolate dal sole, dal mare e dalla natura, quando tra le pagine dei rotocalchi da sfogliare sotto l’ombrellone si susseguono servizi “leggeri” su abitudini,  sondaggi  e preferenze estive degli italiani da cosa mangiano a dove vanno in vacanza, insomma quando tutto dovrebbe tendere  all’insegna del meritato riposo estivo purtroppo invece qualcosa non va. E’ difficile lasciarsi andare, “Staccare la spina” quando il dolore per ciò che accade nei paesi intorno a noi entra nelle nostre case direttamente dalla tv, portandoci a diretto contatto con la morte di  innocenti colpevoli soltanto di vivere la propria quotidianità, che sia quella di una festa in piazza o il semplice giro in un centro commerciale.

La spirale di violenza degli ultimi periodi sembra essere una delle poche cose che  accomuna i due emisferi di questo pianeta, spazzato da un’ondata purtroppo non improvvisa di barbarie inaudita. Gli echi della recente strage di Orlando o dell’eccidio dei poliziotti a Dallas dall’altra parte dell’oceano, sembrano così lontani e permettono alla mente di cedere all’inganno che ciò non ci riguardi. Ma è proprio allora che la  realtà nella maniera più brutale ci ricorda che tutto questo è anche affar nostro. Il massacro di Nizza avvenuto quasi dentro casa nostra, nella sua crudele modalità di esecuzione sottolinea  la perdita totale del rispetto  per la vita umana che va oltre il fatto di sostenere qualsivoglia folle posizione ideologica. Un valore universale in negativo, che come una pandemia sembra essersi ormai propagato ad ogni angolo del globo. Immagini notturne che portano il buio nell’anima e fanno il paio con quelle del tentato colpo di stato in Turchia, represso nel sangue e nelle migliaia di arresti e destituzioni operate in massa dal presidente Erdogan, discutibilmente in nome della democrazia (?).

Intanto Roma in qualche modo si alleggerisce nel numero delle presenze e si animano le cittadine sparse lungo la sua costa, tipo Fregene agglomerato residenziale sviluppatosi intorno a un piccolo borgo negli ultimi 50 anni. Senza un piano regolatore ben preciso, la cittadina fotografa in pieno la tradizione dell’edilizia Italiana a cavallo tra abusivismo e condono, che ha visto la sua massima espansione negli anni 80 e 90 quando l’Italia era felice e, noncurante del suo lievitante debito pubblico, dava modo anche alle famiglie monoreddito di costruire il loro piccolo sogno di una casa al mare.  Situata a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale di Fiumicino è il posto ideale per i professionisti di ogni settore e le loro famiglie, che si ritrovano vicini di ombrellone con quelle di più ordinari impiegati statali e lavoratori di vario genere, fraternizzando in pittoresche grigliate e nelle dinamiche riproposte dai film di Vanzina.

Quelli rimasti in città aspettano con ansia l’inizio delle Olimpiadi di Rio per gettarsi a capofitto nella kermesse sportiva,  spasimando per discipline di cui ad oggi non conoscono nemmeno l’esistenza ma pronti a giurare di esserne grandissimi esperti qualora l’Italia dovesse concorrere per una medaglia. L’attesa più grande però è volta alla situazione della spazzatura debordante dai cassonetti, che investiti dalla calura estiva si trasformano in distributori di miasmi pestilenziali. Per non parlare dei rifiuti ingombranti come mobili e materassi, abbandonati in strada da gente ignobile che non è possibile appellare col nome di cittadini. Animali incivili per cui non esistono scuse di lacune organizzative nella gestione amministrativa della città. E’ certo però che molti cominciano ad essere delusi dall’immobilismo della Sindaca Virginia Raggi, che prometteva immediate rivoluzioni per restituire immediatamente a questa città il decoro che merita. Sicuramente un mese è presto per valutarne l’operato, quello che preoccupa però è la mancanza di intenti e di messaggi, di linee guida e di programmi, un’eterna attesa di chissà cosa, infarcita di dichiarazioni che non dicono nulla e a volte al limite dell’inquietante. Come quella della neo assessora Paola Muraro che in tema di traffico ha affermato che “uno dei problemi sono i pedoni che non rispettano le regole e passano col rosso” salvo poi precisare che è solo uno degli aspetti, forse però inopportuno da citare nel momento in cui i cittadini aspettano delle soluzioni reali. Intanto da Torino nel segno della  coerenza politica gli fa eco l’altra neo Sindaca Pentastellata Chiara Appendino, dichiarando  che uno dei punti del suo programma di governo, è la promozione sul territorio della dieta vegetariana e vegana.

Molto meglio allora attendere ancora un po’ e intanto rilassarsi all’aperto. Far passare l’estate trascorrendo le serate all’insegna della musica, con tanti  eventi in programma nei parchi e negli spazi pubblici. Fino alla metà di settembre l’area del Gasometro Riva Ostiense sarà animata da musica dal vivo, cinema e teatro, lungo la riva del Tevere dagli insoliti paesaggi urbani. Si potrà assistere agli spettacoli bevendo una birra in tranquillità e stuzzicando qualcosa in maniera informale. Anche Villa Ada propone momenti a tutto relax, mettendo in cartello tanta musica dal vivo ed artisti internazionali, prospettiva allettante per abbandonare qualche ora le mura domestiche all’insegna di una serata sotto le stelle.

 

Marmoreo