Categoria: Rivista Online - Edizione Settembre 2015

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le Nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorgono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "Superato". Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L'inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita”. Questo è il pensiero di Albert Einstein, ma sembra che coloro che reggono i destini del Vecchio Continente la pensino differentemente e facciano dell´incompetenza il loro punto di forza.

Ci sembra di vivere oramai in un mondo di pazzi dove non si capisce chi siano i veri pazzi e i veri saggi, la crisi viene usata come scudo per le incompetenze mentre sarebbe ora di finirla una volta per tutte con la vera crisi, che è la  tragedia di non voler e non saper lottare per superarla.

Soyez fous mais soyez vous! (siate folli ma siate voi!) dice una nota espressione francese, che noi adattiamo al nostro caso. Se i “saggi” sono i nostri governanti e il risultato è quello che viviamo, meglio essere considerati in antitesi “pazzi” cercando nuove strategie che ci facciano superare la crisi e il caos in cui si è precipitati.

“Il mondo che abbiamo creato è il prodotto del nostro pensiero e dunque non può cambiare se prima non modifichiamo il nostro modo di pensare” aggiunge Einstein. E questo è il punto cruciale del problema; cambiano i governi ma non si cambia il modo di pensare.

Oramai, non si capisce più nulla né dove andremo a finire né cosa faremo e se è vero per come è vero che tutte  le passioni rientrano nella sfera della follia (ciò che distingue il savio dal pazzo è che questi si fa guidare dalle passioni, mentre il primo ha per guida la ragione) e che  non riusciamo a farci una ragione del perchè ci troviamo in questa situazione di crisi caotica e inarrestabile, non rimane che farci guidare dalla passione e dall´ amore verso la nostra Terra  e, seppure etichettati come “pazzi”, uscire dalla routine che ci porta all´agonia e offrire il meglio di noi stessi.  Allora sì, supereremo le attuali difficoltà restituendo a noi stessi un Paese credibile e sovrano non invaso pericolosamente da gruppi di terroristi mischiati alle orde di miserabili migranti alla ricerca di un Eldorado che non esiste. I “saggi” governanti e non solo di casa nostra ma dell´intera Europa non hanno saputo gestire la crisi economica e umana che flagella il nostro Continente e in modo particolare l´Italia, che per la privilegiata posizione geografica fa da ponte tra il Continente e il Nord Africa, punto principale di partenza dei migranti, per cui l´alternativa siamo noi, i “pazzi” che dovremo porre fine a questo stato di cose. “La pazzia libera dagli affanni” diceva Erasmo di Rotterdam e noi aggiungiamo: libera pure dalle dittature economiche e dal malgoverno, cause di tutti i mali. Riprendiamo in mano la situazione finchè siamo in tempo. Coloro che amministrano l´Europa e i singoli Paesi che la compongono non hanno più condizione di continuare se non  per portarci all´autodistruzione. La Germania in particolare appare essere in corsa per distruggere l´ordine europeo per la terza volta negli ultimi 100 anni; due volte con le armi e adesso con le rigide regole economiche che impone via Bruxelles. I governi e i popoli degli Stati membri non possono più sopportare il peso dell'austerità senza crescita e non abbiamo più molto tempo a disposizione; il lusso delle illusioni non ci viene concesso. La storia ci insegna che sin dalla crisi del 1929, dalle politiche deflattive di Herbert Hoover in America e del cancelliere Heinrich Brüning nella Germania di Weimar, l'austerità in una fase di crisi finanziaria porta solo a una depressione. L´unione fiscale e politica possono salvare parzialmente la situazione europea, se l´Europa ancora sta a cuore, ma frau Merkel pensa solo alla rielezione e ciò facendo mette a repentaglio l´integrità dell´Unione.

Se dal punto di vista economico le cose vanno in questo senso, da quello politico internazionale le cose non vanno, come accennavamo, meglio. Siamo invasi da migliaia e migliaia di migranti che, oramai senza controlli, transumano con ogni mezzo spesso a rischio della vita da sud verso il nord e da est verso ovest incontrando solo fragili barriere e l´incapacità delle autorità competenti a prendere in mano la situazione. È nostro dovere, con nuovo modo di pensare, superare la crisi interna e delle popolazioni che da noi cercano scampo. Crisi economica e sovrapopolazione improvvisa saranno il peso che farà affondare la traballante Europa se i “pazzi” non si ammutineranno per prendere in mano il timone della barca “Europa” per  portarla in un porto sicuro. In questo caso si spera che la “pazzia” abbia il sopravvento sulla “ragione” o vivremo cose mai viste e inimmaginabili.