Categoria: Rivista Online - Edizione - Luglio 2015

Non ci sono più quelle estati calde che vivono nei nostri ricordi di qualche anno fa. Roma sembra essersi ricollocata tra Singapore e Kuala Lumpur e di queste città sta pian piano assumendo alcuni tratti climatici. Tipici del sud est asiatico, acquazzoni frequenti si piazzano nel bel mezzo del pomeriggio lasciando interdetti i romani, notoriamente poco avvezzi nel cambiare le proprie abitudini specie se estive. Sono lontane le immagini tipiche di un’estate dai riverberi d’asfalto infuocato, rese immortali da pellicole come “Un sacco bello” di Carlo Verdone, in cui un impacciato Mimmo a spasso per una Trastevere deserta, veniva sedotto ed illuso dalla spaesata Mary Sol, turista in cerca di ospitalità. Malgrado le bizze metereologiche però i romani non si rassegnano ad uno dei loro massimi piaceri estivi. E’ arrivato il tempo delle grandi fughe verso le spiagge del litorale. Ostia il lido più frequentato, in particolare lungo il tratto che si estende fino a Torvaianica denominato in gergo popolare “I Cancelli”, bellissimo arenile chilometrico a ridosso della pineta di Castelporziano e dominato dalla macchia mediterranea. Qui tutto sembra essersi fermato nel tempo. Si assiste alle stesse scene di “Poveri ma belli” film di Dino Risi, oppure a quelle viste nelle pellicole interpretate dall’indimenticabile “Albertone” Sordi a cavallo degli anni sessanta. L’artista, che più di tutti ha saputo rappresentare la città raccontandone una realtà ancora oggi attuale, proprio in questi giorni avrebbe compiuto 95 anni. Proprio come allora  sulla spiaggia vanno in scena gli stessi siparietti, con nonne e mamme urlanti ritte sulla riva, intente a rivolgere ogni tipo di invettiva a ragazzini che non vogliono proprio saperne di uscire dall’acqua e pronte con il classico kit del dopobagno, composto da asciugamano, pizza e/o pesca. Qua e la improbabili atleti della domenica fanno sfoggio di pance rilassate e addominali a tartaruga, sfidandosi in estenuanti gare di racchettoni ed altri sport da spiaggia. E’ l’ora di pranzo a segnare la continuità con le abitudini del passato. Dai piccoli frigoriferi portatili tenuti nell’ombra, nel pieno rispetto della tradizione si apre un tripudio di insalate di riso, pomodori ripieni,  panini con frittata e quant’altro. C’è chi per non farsi mancare proprio nulla si spinge fino alla lasagna, anche se le famiglie più giovani e i ragazzi, spesso prediligono i piccoli ristoranti disseminati qua e la per consumare uno spaghetto alle vongole in veranda vista mare. Cosa che da sola vale la giornata. Sotto l’ombrellone i discorsi più in voga al momento riguardano l’immancabile fiera dei sogni del calcio mercato, con i sostenitori dei due club capitolini a fantasticare su improbabili acquisti di campioni che nella maggior parte dei casi rimarranno solamente agognati. L’altro grosso tema di discussione riguarda lo scandalo che sta squassando l’amministrazione della capitale fin dal profondo delle sue viscere politiche. L’indagine denominata “Mafia Capitale” tradisce nel nome una delle nostre malattie sociali più antiche, capace questa volta di insidiarsi in Campidoglio, tra i banchi dell’aula Giulio Cesare e attecchire col suo marciume sull’amministrazione romana. I principali quotidiani ogni giorno si arricchiscono di nuove intercettazioni telefoniche, che purtroppo non lasciano adito a dubbi circa le responsabilità dei personaggi coinvolti. Tuttavia il sindaco Marino ancora si rifiuta di dare le dimissioni, resistendo alle spallate che  giornalmente riceve dalla maggioranza delle componenti politiche. Mentre sulla metà pomeriggio i più giovani si affacciano in spiaggia per godersi un aperitivo aspettando il lento calar del sole, il popolo dei Cancelli  comincia a raccogliere sdraie e ombrelloni e ad infilarsi in macchina, formando quella transumanza che li porterà lentamente fino a Roma. In città intanto mischiandosi ai turisti avidi di approfondire le radici del Belpaese, è possibile questi giorni visitare l’autoritratto di Leonardo da Vinci nei Musei Capitolini. Probabilmente il disegno più conosciuto al mondo, esposto eccezionalmente per via della sua fragilità ed accompagnato da altri 12 disegni autografi del celebre Maestro. Altra esposizione interessante è “L’età dell’angoscia” che ripercorre l’arco storico dei 150 anni intercorsi tra gli imperatori  Commodo e Diocleziano, in cui Roma vide l’avanzata dei barbari e la crisi del suo modello economico e militare. Lentamente sia avvia anche l’estate romana una volta traboccante di avvenimenti, oggi in tempi di crisi più parca negli eventi ma comunque garanzia per quanti hanno voglia di uscire di casa, di trascorrere bellissime serate all’aria aperta. Come nel cuore di Roma tra le banchine del Tevere, nel tratto che corre tra Ponte Sublicio e Ponte Sisto, dove si susseguono serate culturali di musica dal vivo, teatro e poesia. Appening dove ci si perde nella varia umanità, che anche se talvolta di dubbio gusto, aggiunge colore ad un magnifico scenario immutabile nel tempo.